Peter von Kant
- -È insieme sincero e costruito il nuovo film di François Ozon, una cifra che ben si adatta alla filmografia di un regista eclettico e multiforme, da sempre abile nell'ingegnerizzare la poesia della materia cinematografica.
È insieme sincero e costruito il nuovo film di François Ozon, una cifra che ben si adatta alla filmografia di un regista eclettico e multiforme, da sempre abile nell'ingegnerizzare la poesia della materia cinematografica.
Freddie ha 25 anni, da molto piccola è stata adottata da una coppia francese che l'ha cresciuta amorevolmente, ma per qualche recondito motivo le sue origini coreane rimangono per lei un nodo irrisolto. In maniera piuttosto fortuita è costretta a trasferire il suo viaggio da Tokyo a Seoul, luogo in cui non riuscirà a ignorare il richiamo delle sue radici e finirà per mettersi alla ricerca della sua famiglia biologica. Nel giro di anni, fatti di silenzio, freddezza e poi riavvicinamenti, Freddie prova a ricostruire i pezzi sparsi della sua identità, cercando di comunicare con un padre alcolizzato che non parla nemmeno la sua lingua e una madre che non vuole farsi trovare.
A Clermont-Ferrand, un attentato nel centro cittadino porta lo scompiglio fra gli abitanti. Tra questi c'è Médéric, modesto impiegato innamorato di Isadora, prostituta di mezza età sposata con un uomo possessivo. Quando alla porta del suo palazzo si presenta Selim, giovane senzatetto che potrebbe essere coinvolto nell'attentato, Médéric lo accoglie. È l'inizio di una girandola di personaggi e situazioni che il pover'uomo faticherà sempre di più a gestire, tra l'amour fou per Isadora, i continui ritorni del marito della donna, le spedizioni punitive di un gruppo di spacciatori che vuole morto Selim, l'assalto delle forze dell'ordine al palazzo e il coinvolgimento dei vicini di casa...
Madeleine Verdier, un'attrice squattrinata è accusata dell'omicidio di un famoso produttore. Con l'aiuto della sua migliore amica dimostra che il fatto è avvenuto solo per legittima difesa difesa. Viene assolta e diventa una star, finché la verità non si presenta alla sua porta.
13 novembre 2015. Una data che tutti nel mondo (non solo in Francia) ricordano per gli attentati che ebbero il loro epicentro nella strage del Bataclan. Il film ricostruisce l'intervento dei servizi segreti nei primi cinque giorni di indagini finalizzate alla ricerca degli attentatori.
Elisabeth è rimasta a dover accudire i due figli da sola dopo essere stata lasciata dal marito. Accetta dunque un lavoro notturno in una radio, dove una sera conosce Talulah, un ragazzo di cui decide di occuparsi.
La cospirazione del Cairo è il quinto film del regista svedese di origini egiziane Tarik Saleh ed è una coproduzione internazionale interpretata da un cast proveniente da vari Paesi di lingua e cultura araba, il che consente a Saleh la giusta (e sicura) distanza nel raccontare una storia assai complessa, che non sacrifica mai la stratificazione alla spettacolarità.
La storia di Lia, una giovane ragazza che reagisce alla più terribile delle violenze con un atto di ribellione che scardinerà le consuetudini sociali della sua epoca. In un mondo in cui regna la legge del più forte, la mafia è radicata e accettata come parte naturale della vita, i potenti decidono e i più deboli eseguono, il suo coraggio spalancherà la strada alla lotta per i diritti delle donne.
Siamo a Mashhad, seconda città più grande dell'Iran e importante sito religioso. Nel 2000, un serial killer locale inizia a prendere di mira le prostitute per strada, strangolandone diciassette dopo averle attirate una ad una a casa sua. La stampa lo chiama "il ragno", e tra i giornalisti che coprono il caso c'è Rahimi, una donna che viene da Teheran e si mette sulle tracce dell'assassino. L'uomo si rivelerà essere Saeed Hanaei, ex-militare convinto che Dio gli abbia affidato la missione di liberare la città dalle donne indegne che vendono il proprio corpo.