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Nostalgia
Nostalgia
- -Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all’ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l’amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell’incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l’amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita. Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo operare di don Rega.
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Gli Stati Uniti contro Billie Holiday
Gli Stati Uniti contro Billie Holiday
- -Negli anni Quaranta l’icona della musica jazz Billie Holiday collezionava successi in tutto il mondo, mentre il governo federale statunitense decideva di trasformare la Holiday nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma impedirle di eseguire la sua straziante ballata “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili.
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La Ricotta
La Ricotta
- -LA RICOTTA (Italia-Francia/1963) di Pier Paolo Pasolini (35') Bellissimo, paradossale episodio di RoGoPaG, racconta il calvario realmente vissuto sul set di un film sulla Passione di Cristo (diretto da Orson Welles) dalla povera comparsa Stracci, ultimo degli ultimi, in un film nel film dove si aprono parentesi di feroce polemica contro la borghesia italiana e momenti di sospensione onirica. Il film scatenò uno scandalo, subì un grottesco processo, fu condannato per vilipendio alla religione e Pasolini dovette modificare alcune sequenze. Restaurato da Cineteca di Bologna, in collaborazione con Compass Film, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata
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La figlia oscura
La figlia oscura
- -Sola in una località di mare, Leda osserva ossessivamente una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento, allo smarrimento e all’intensità della propria maternità. Un gesto impulsivo catapulta Leda nello strano e minaccioso universo della sua stessa mente, in cui è costretta a fare i conti con le scelte anticonformiste fatte quando era una giovane madre e con le loro conseguenze.
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CON LE NOSTRE MANI
CON LE NOSTRE MANI
-SINOSSI Il cortometraggio documentario Con le nostre mani vuole raccontare la storia di Anna e Giovanni, una coppia di coniugi che vive in un paese nel sud della Sardegna. Anna e Giovanni sono sposati da ormai trentaquattro anni e durante la loro vita sono riusciti a togliersi qualche soddisfazione: hanno una casa tutta loro che via via adattano alle loro esigenze, un figlio che si è laureato anche grazie ai loro sacrifici, e una notevole autosufficienza guadagnata duramente durante il corso degli anni. Quelli che ad altri possono sembrare traguardi normali per Anna e Giovanni, affetti da poliomielite sin dai primi mesi di vita e quindi costretti ad utilizzare stampelle e sedie a rotelle per potersi muovere, sono l’orgoglio di una vita vissuta a combattere per far valere i propri diritti e superare tutte le barriere -architettoniche, culturali e sociali- che hanno dovuto affrontare. Ora, con l’invalidità che peggiora a causa dell’età (Anna è del 1953 e Giovanni del 1944), hanno perso gran parte dell’indipendenza che avevano e si trovano ad affrontare dei nuovi problemi: la necessità, mai avuta prima, di un aiuto domestico e al contempo la solitudine dovuta al fatto di non potersi più muovere autonomamente come erano abituati. Il loro desiderio è poter ritornare a Bosa, il paese natale di Giovanni sulla costa nord-ovest della Sardegna, dove in passato hanno trascorso tanti momenti felici e dove vivono ancora dei parenti che non vedono più da tanto tempo. Con le nostre mani è un’immersione nella vita quotidiana di Anna e Giovanni, una coppia di invalidi ormai anziani col sogno di poter fare nuovamente qualcosa che prima gli era normale: salire in macchina e andare a riabbracciare i parenti.
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Per Grazia non Ricevuta
Per Grazia non Ricevuta
-Sinossi “Per grazia non Ricevuta” è il racconto del viaggio picaresco, a tratti surreale, ma sempre inesorabilmente lento, di due artisti, Giovanna Maria Boscani e Joe Perrino che, insieme, attraverseranno la Sardegna a bordo di un’Ape-Car. Partendo dall’istituto carcerario più a sud della Sardegna, il carcere di Uta, il viaggio di Giovanna e Joe toccherà le strutture carcerarie dell'isola dove i detenuti consegneranno agli artisti la loro richiesta di “grazia” sotto forma di ex-voto: disegni, scritti, oggetti, concorreranno a decorare l’Ape-Car, che verrà trasformata da Giovanna Maria Boscani in una installazione artistica itinerante. In questa direzione si sviluppa l’idea di spezzare l’isolamento carcerario, proponendo un’avventura quasi surreale che unisca gli istituti di pena attraverso l’arte e la musica. Nel lavoro dell’artista la Ape-Car diventa un elemento simbolico e fantastico che si presenta come medium di relazione fra pratica artistica e il vissuto carcerario. Per Grazia non Ricevuta non vuole essere un'indagine socio-antropologica, ma cassa di risonanza per storie, desideri, ambizioni, sogni che, altrimenti, rimarrebbero rinchiusi fra le mura degli istituti di pena. La forma del film sarà più simile a quella del cinema narrativo che a quella del documentario, in tutto il film non ci saranno interviste ne voice over, ma solo dialoghi: fra i due protagonisti e con le persone che incontreranno nel loro viaggio. Più che da una sceneggiatura in senso tradizionale, “Per grazia non ricevuta” si muoverà a partire dalle storie dei detenuti che si intersecheranno e definiranno la struttura della narrazione. Quello di Zuanna e Joe è un viaggio su un mezzo d’altri tempi che, non potendo percorrere arterie a scorrimento veloce, li costringe a spostarsi su strade secondarie. Joe, anche se allenato dai trasferimenti in tante tournée su mezzi improbabili, presto inizierà ad accusare la fatica, la noia e l’eccessiva rumorosità dell’Ape. Anche Giovanna accuserà la fatica, ma cercherà di nasconderla visto che è stata lei a scegliere un mezzo così vetusto e inadeguato ai lunghi trasferimenti. I detenuti saranno coinvolti direttamente nell’allestimento decorativo del mezzo con la richiesta di donare una loro personale interpretazione di ex voto; dalle mani del detenuto che l’ha creato, secondo la sua libera espressione, l’ex voto passa nelle mani di Giovanna Maria Boscani che lo trasporta oltre le mura del carcere e lo colloca sull’ape, portandolo nel suo “pellegrinaggio”. I detenuti saranno così parte attiva di un processo creativo che li vedrà protagonisti delle loro istanze e delle loro visioni.
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Uccellacci e uccellini
Uccellacci e uccellini
- -Totò e suo figlio Ninetto vagano per le periferie e le campagne circostanti la città di Roma. Durante il loro cammino incontrano un corvo. Il corvo narra loro il racconto di Ciccillo e Ninetto, due monaci francescani a cui San Francesco ordina di evangelizzare i falchi ed i passeri. I due frati non riusciranno a raggiungere il loro obiettivo, perché, pur essendo riusciti ad evangelizzare le due "classi" di uccelli, non avranno posto fine alla loro feroce rivalità: per questa mancanza verranno rimproverati da San Francesco ed invitati ad intraprendere nuovamente il cammino di evangelizzazione. Chiusa la parentesi del racconto, il viaggio di Totò e Ninetto prosegue; il corvo li segue e continua a parlare in tono intellettualistico e altisonante. I protagonisti, in un contesto fortemente visionario, incontrano altri personaggi. Alla fine del film i due, stanchi delle chiacchiere del corvo, lo uccidono e se lo mangiano.
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Piccolo corpo
Piccolo corpo
- -Inizi '900. In un'isoletta del Nordest Agata partorisce una bambina nata morta, e il prete della comunità di pescatori cui appartiene non può battezzarla. Ma la giovane donna non accetta che sua figlia resti "un'anima perduta nel limbo", vuole riconoscere la sua identità affinché non sia "mai esistita", e un uomo le indica la possibile soluzione: portare la piccola in Val Dolais, fra le montagne innevate dell'estremo nord, dove "c'è una chiesa in cui risvegliano i bambini nati morti". Basta un respiro, e si può dare loro un nome, liberandoli dal limbo. Agata intraprenderà il viaggio verso quel santuario a metà fra il religioso e il pagano, con la sua creatura dentro una scatola di legno, e sulla strada incontrerà Lince, un personaggio con molti segreti da difendere.
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Ennio
Ennio
- -Giuseppe Tornatore, regista premio Oscar, rende omaggio all'amico e collaboratore Ennio Morricone, ripercorrendo la vita e le opere del leggendario compositore. Lo aiutano le interviste a rinomati registi e musicisti, le registrazioni di alcuni acclamato tour mondiali del maestro, le clip tratte da alcuni iconici film musicati da Morricone e i filmati esclusivi delle scene e dei luoghi che hanno definito la sua vita.