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Sinossi
“Per grazia non Ricevuta” è il racconto del viaggio picaresco, a tratti surreale,
ma sempre inesorabilmente lento, di due artisti, Giovanna Maria Boscani e Joe
Perrino che, insieme, attraverseranno la Sardegna a bordo di un’Ape-Car. Partendo
dall’istituto carcerario più a sud della Sardegna, il carcere di Uta, il viaggio
di Giovanna e Joe toccherà le strutture carcerarie dell'isola dove i detenuti
consegneranno agli artisti la loro richiesta di “grazia” sotto forma di ex-voto:
disegni, scritti, oggetti, concorreranno a decorare l’Ape-Car, che verrà
trasformata da Giovanna Maria Boscani in una installazione artistica itinerante.
In questa direzione si sviluppa l’idea di spezzare l’isolamento carcerario,
proponendo un’avventura quasi surreale che unisca gli istituti di pena attraverso
l’arte e la musica. Nel lavoro dell’artista la Ape-Car diventa un elemento
simbolico e fantastico che si presenta come medium di relazione fra pratica
artistica e il vissuto carcerario.
Per Grazia non Ricevuta non vuole essere un'indagine socio-antropologica, ma
cassa di risonanza per storie, desideri, ambizioni, sogni che, altrimenti,
rimarrebbero rinchiusi fra le mura degli istituti di pena. La forma del film sarà
più simile a quella del cinema narrativo che a quella del documentario, in tutto
il film non ci saranno interviste ne voice over, ma solo dialoghi: fra i due
protagonisti e con le persone che incontreranno nel loro viaggio. Più che da una
sceneggiatura in senso tradizionale, “Per grazia non ricevuta” si muoverà a
partire dalle storie dei detenuti che si intersecheranno e definiranno la
struttura della narrazione.
Quello di Zuanna e Joe è un
viaggio su un mezzo d’altri tempi
che, non potendo percorrere
arterie a scorrimento veloce, li
costringe a spostarsi su strade
secondarie. Joe, anche se allenato
dai trasferimenti in tante tournée
su mezzi improbabili, presto
inizierà ad accusare la fatica, la
noia e l’eccessiva rumorosità
dell’Ape. Anche Giovanna accuserà
la fatica, ma cercherà di
nasconderla visto che è stata lei
a scegliere un mezzo così vetusto e inadeguato ai lunghi trasferimenti.
I detenuti saranno coinvolti
direttamente nell’allestimento
decorativo del mezzo con la
richiesta di donare una loro
personale interpretazione di ex
voto; dalle mani del detenuto
che l’ha creato, secondo la sua
libera espressione, l’ex voto
passa nelle mani di Giovanna
Maria Boscani che lo trasporta
oltre le mura del carcere e lo
colloca sull’ape, portandolo nel
suo “pellegrinaggio”. I detenuti
saranno così parte attiva di un
processo creativo che li vedrà protagonisti delle loro istanze e delle loro
visioni.
Director:
Davide Melis
Stars:
Giovanna Maria Boscani
Joe Perrino
Detenuti, ex detenuti, eduatori
Sinossi
“Per grazia non Ricevuta” è il racconto del viaggio picaresco, a tratti surreale,
ma sempre inesorabilmente lento, di due artisti, Giovanna Maria Boscani e Joe
Perrino che, insieme, attraverseranno la Sardegna a bordo di un’Ape-Car. Partendo
dall’istituto carcerario più a sud della Sardegna, il carcere di Uta, il viaggio
di Giovanna e Joe toccherà le strutture carcerarie dell'isola dove i detenuti
consegneranno agli artisti la loro richiesta di “grazia” sotto forma di ex-voto:
disegni, scritti, oggetti, concorreranno a decorare l’Ape-Car, che verrà
trasformata da Giovanna Maria Boscani in una installazione artistica itinerante.
In questa direzione si sviluppa l’idea di spezzare l’isolamento carcerario,
proponendo un’avventura quasi surreale che unisca gli istituti di pena attraverso
l’arte e la musica. Nel lavoro dell’artista la Ape-Car diventa un elemento
simbolico e fantastico che si presenta come medium di relazione fra pratica
artistica e il vissuto carcerario.
Per Grazia non Ricevuta non vuole essere un'indagine socio-antropologica, ma
cassa di risonanza per storie, desideri, ambizioni, sogni che, altrimenti,
rimarrebbero rinchiusi fra le mura degli istituti di pena. La forma del film sarà
più simile a quella del cinema narrativo che a quella del documentario, in tutto
il film non ci saranno interviste ne voice over, ma solo dialoghi: fra i due
protagonisti e con le persone che incontreranno nel loro viaggio. Più che da una
sceneggiatura in senso tradizionale, “Per grazia non ricevuta” si muoverà a
partire dalle storie dei detenuti che si intersecheranno e definiranno la
struttura della narrazione.
Quello di Zuanna e Joe è un
viaggio su un mezzo d’altri tempi
che, non potendo percorrere
arterie a scorrimento veloce, li
costringe a spostarsi su strade
secondarie. Joe, anche se allenato
dai trasferimenti in tante tournée
su mezzi improbabili, presto
inizierà ad accusare la fatica, la
noia e l’eccessiva rumorosità
dell’Ape. Anche Giovanna accuserà
la fatica, ma cercherà di
nasconderla visto che è stata lei
a scegliere un mezzo così vetusto e inadeguato ai lunghi trasferimenti.
I detenuti saranno coinvolti
direttamente nell’allestimento
decorativo del mezzo con la
richiesta di donare una loro
personale interpretazione di ex
voto; dalle mani del detenuto
che l’ha creato, secondo la sua
libera espressione, l’ex voto
passa nelle mani di Giovanna
Maria Boscani che lo trasporta
oltre le mura del carcere e lo
colloca sull’ape, portandolo nel
suo “pellegrinaggio”. I detenuti
saranno così parte attiva di un
processo creativo che li vedrà protagonisti delle loro istanze e delle loro
visioni.
Genres:
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