
Finalmente l'alba
- -Il film racconta una lunga e intensa notte di un'aspirante giovanissima attrice negli studi di Cinecittà degli anni '50, dove la ragazza vive ore memorabili che segneranno il suo passaggio all'età adulta.
Il film racconta una lunga e intensa notte di un'aspirante giovanissima attrice negli studi di Cinecittà degli anni '50, dove la ragazza vive ore memorabili che segneranno il suo passaggio all'età adulta.
1997. Caterino, uomo semplice e rude è uno dei tanti operai che lavorano nel complesso industriale dell’Ilva di Taranto. Quando i vertici aziendali decidono di utilizzarlo come spia per individuare i lavoratori di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi e a partecipare agli scioperi solo ed esclusivamente alla ricerca di motivazioni per denunciarli. Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF, dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a restarvi privati delle loro consuete mansioni. Questi lavoratori non hanno altra attività se non quella di passare il tempo ingannandolo giocando a carte, pregando o allenarsi come fossero in palestra. Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento.
Ognuno insegue la sua chimera, senza mai riuscire ad afferrarla. Per alcuni è il sogno del guadagno facile, per altri la ricerca di un amore ideale... Di ritorno in una piccola città sul mar Tirreno, Arthur ritrova la sua sciagurata banda di tombaroli, ladri di corredi etruschi e di meraviglie archeologiche. Arthur ha un dono che mette al servizio della banda: sente il vuoto. Il vuoto della terra nella quale si trovano le vestigia di un mondo passato. Lo stesso vuoto che ha lasciato in lui il ricordo del suo amore perduto, Beniamina. In un viaggio avventuroso tra vivi e morti, tra boschi e città, tra feste e solitudini, si svolgono i destini intrecciati di questi personaggi, tutti alla ricerca della Chimera.
Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, mentre perlustra l'Atlantico in cerca del nemico, si imbatte nel Kabalo, un mercantile armato belga. Il Belgio è una nazione neutrale però il battello naviga a luci spente e trasporta aerei inglesi. Scoppia una battaglia in cui Todaro perde un uomo valoroso e affonda il mercantile senza pietà. Non è però l'affondamento che fa di lui un eroe consegnato alla memoria eterna. Piuttosto, è il salvataggio dei 26 naufraghi, effettuato navigando in emersione per 4 giorni e 4 notti mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Il capitano del Kabalo, congedandosi da lui, gli chiede perché si sia esposto ad un tale rischio per loro che al suo posto non lo avrebbero mai fatto. Todaro risponde: "noi siamo italiani".
C’è un sontuoso castello progettato all’inizio del 1900 da un architetto mistico, un castello che si trova nelle montagne della Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel, edificio dall’atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, a Capodanno, ospiti ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo. È il 31 dicembre 1999 - Capodanno del nuovo millennio. Al Palace Hotel, suntuoso castello nelle Alpi Svizzere, convergono ospiti ricchi, viziosi e viziati accolti da una schiera di camerieri, facchini, cuochi e receptionist. Le storie dei singoli personaggi danno vita ad una commedia assurda, nera, provocatoria.
Questa è la storia di una famiglia storta, di genitori egoisti e manipolatori, un mostro a due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli. Desirè è la sola che può salvare suo fratello Claudio e continuerà a lottare contro tutto e tutti in nome dell’unico amore che conosce, per inseguire un po’ di felicità.
Un'assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l’incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia.
Il vecchio Alvin Straight ne ha viste davvero tante, negli anni trascorsi sulla strada e in quelli passati sul prato di casa e nel drugstore dietro l'angolo. Un giorno prende il tagliaerba e parte, attraversa a passo di lumaca strade, campi di mais, cieli, il Mississippi per riconciliarsi con il fratello che non vede da troppo tempo.
Torino, 1938. Ginia ha sedici anni: il futuro sembra offrirle infinite possibilità ma sul presente, non solo il suo, incombono le ombre della Seconda guerra mondiale. Ginia, come tutti, vuole innamorarsi, e trova il suo uomo in un giovane pittore. A condurla alla scoperta degli ambienti artistici della Torino bohémien è Amelia, una ragazza sensuale e provocante poco più grande di lei, ma diversa da tutte le persone che abbia conosciuto in vita sua, e pronta a scuotere le sue certezze. Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni a cui non osa dare un nome. Durante la sua “bella estate” si arrende finalmente ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.
La scuola è finita e Walter, 13 anni, mentre vaga senza meta per il litorale romano, scopre una misteriosa villa abbandonata con una gigantesca, torbida, piscina. Sarà questo per lui l'inizio di un viaggio indimenticabile, di un'avventura reale e magica.